Vivere il fuori con il freddo? Si può!

Lo spazio esterno presenta potenzialità educative, didattiche, sociali e relazionali che all’interno non è possibile ricreare. All’aperto, infatti, vi è una continua stimolazione di tutti i sensi partendo dalla predisposizione spontanea che bambini e bambine hanno di relazionarsi con e in natura. Tale spazio permette loro di entrare in con-tatto con la realtà attraverso l’esplorazione, la manipolazione il movimento e contemporaneamente di mettersi
“in gioco” e prendere consapevolezza di sé in relazione con ciò che sperimentano e nelle dinamiche spontanee con gli altri.

Consente cioè di accompagnare, implementare e sollecitare uno sviluppo evolutivo che passa dalle competenze e si esplica nell’occasione di poter “fare, toccare” in autonomia con i propri tempi, individualmente o in gruppo. Ma tutto ciò è possibile viverlo anche in inverno con il freddo? La risposta è SI. Non è certo il freddo a far ammalare i nostri piccoli. E se fa tanto freddo? Semplice: ci si copre…giubbetto, sciarpa, cappello e via…si esce ugualmente!  Nessuna ricerca scientifica ha affermato che il freddo faccia ammalare. In autunno ed inverno ci si ammala di più perché, da un lato, sono più presenti i virus che causano i malanni e, dall’altro, il fatto stesso che siamo più al chiuso, in locali poco arieggiati e affollati, ci espone maggiormente agli agenti patogeni. Dovremmo quindi abbandonare il luogo comune che ci porta a credere che il freddo sia pericoloso e, piuttosto, vestire in modo adeguato i bambini, “a cipolla”,  in modo che possano uscire serenamente all’aperto nelle ore centrali della giornata e alleggerirsi di qualche strato man mano che si riscaldano, prima che arrivino a sudare in modo significativo. Con questa semplice accortezza è quindi possibile garantire la giusta quota outdoor anche in autunno e inverno, senza togliere ai bambini preziose opportunità di crescita e sviluppo fisico e motorio, cognitivo, emotivo e sociale! All’aperto, pur non perdendoli di vista, diamo ai bimbi la possibilità del gioco spontaneo, lasciandoli liberi di correre, saltare, magari anche arrampicarsi e sporcarsi; i bambini sono affascinati dal mondo naturale che devono, però, il più possibile poter esplorare sentendosi liberi di farlo!